Questi 15 video sono completamente gratuiti e costituiscono un vero e proprio videocorso che prende il nome di “L’Educazione del Cane 2.0″. Sono anche il primo esperimento di video didattici in formato web (brevi ed efficaci) per il grande pubblico. Se vuoi leggere l’articolo di approfondimento sul Corriere.it clicca qui.
Sono stati pubblicati sul Corriere.it una volta a settimana e finalmente sono riuscito a dare voce al cuore del cane. Questo dovrebbe accadere: i brevi video sono pacchetti freschi di sano amore per il cane. Amore di quello vero, che si accompagna alla conoscenza. Così riusciamo a vivere il cane in modo che la relazione con lui diventi il luogo in cui crescere insieme. Noi non ci allontaniamo dall’essere umani, piuttosto ci avviciniamo ad una comprensione più viva di ciò che siamo davvero.
Guardali, divertiti, commenta!
Ricompensare significa premiare il cane per qualcosa che ha fatto bene. Questo video serve a farti capire come funziona tale meccanismo nella pratica. Ci sono persone che passano tutta la vita a dire “no!” ai propri cani, cercando di punire i comportamenti sbagliati. Ma cosa succede se invece ci focalizzassimo non su ciò che non vogliamo, ma su ciò che desideriamo? Questo è assolutamente necessario quando si tratta di esercizi legati alla gestione del cane, la cosiddetta “obbedienza”. Se vuoi che il tuo cane si sieda è molto più semplice premiare quando si siede che non punire tutti i comportamenti che non siano il seduto o forzarlo a sedersi spingendo con una mano sulla groppa: qualche cane lo fa, altri fanno una reazione uguale e contraria e a volte, se insisti o ti imponi, mordono. Ora, se sei un uomo è possibile che tu ti dica: “Che ci provi! Cli faccio vedere io!”. Ma io sono pieno di clienti che mi hanno telefonato dopo che “inaspettatamente” il loro cane li ha morsi. Altri invece hanno sottomesso il cane e quando sono usciti di casa per andare al lavoro il cane ha morso la loro moglie o i figli che hanno tentato di fare la stessa cosa (imporsi con la forza credendo sia vera la storia del “capobranco”). Nella maggior parte dei casi però il cane semplicemente soccombe, accumulando lo stress dovuto alle continue forzature.
Spesso tutto questo non porta a nulla, se non ad aumentare gli abbandoni.Usare il rinforzo positivo invece è molto facile e rende la vita più felice all’intera famiglia, cane compreso. Dopo tutto in questo modo circolano emozioni positive (fra animali sociali le emozioni sono contagiose).
Addestrare significa “rendere destro/abile”. Ma in italia in genere per addestramento si intendono le pratiche coercitive e violente (collare a strangolo, collare con le punte, ecc.). Il cane non ne ha bisogno. E’ esattamente come per le perosone: prima vanno educate e nessuno si sogna neppure di mandare i propri figli in un centro di addestramento, se non inteso come specializzazione in un determinato campo.
Il Rinforzo Positivo è un ottimo punto di partenza invece per educare, inteso come “ex-ducere”, “tirare fuori”, ovvero far emergere il potenziale del cane. Se hai letto il mio librlo sai: ogni cane è illuminato!
Potrebbe sembrarvi semplicistico ed in effetti lo è. C’è molto da scoprire attorno al mondo del rinforzo positivo. Questo video è una semplice e divertente introduzione.
In questo video impari la differenza tra educazione e addestramento, come si può educare il cane gentilmente e cosa è e come funziona il rinforzo positivo.
Puoi immediatamente applicare ciò che vedi, praticando col tuo cane.
Tirare al guinzaglio è forse il problema più diffuso o se non altro il più fastidioso. Uno di quelli che maggiormente ti spinge ad alzare il telefono e comporre il numero di un educatore cinofilo.
Nel video volevo sbarazzarmi delle peggiori teorie:
- Il cane tira perché è dominante, quindi per non farlo tirare devi sottometterlo
- Se vuoi che un cane non tiri più devi usare un collare a strangolo o se necessario con le punte rivolte verso l’interno
- Per controllare un cane in passeggiata il guinzaglio deve essere corto
- Durante la passeggiata il cane deve starti al piede
Per dimostrarlo ho chiesto di poter lavorare con un vero cane tiratore che non avessi mai visto prima. Il cane nel video si chiama Wolly. Ringrazio lui e il suo amico a due zampe Manfredi, per avermi permesso di aiutarli.
Se la gentilezza è abbinata alla vera conoscenza della mente e del comportamento del cane si ottengono risultati più veloci, rispetto ai metodi tradizionali. I progressi dello splendido golden retriever del video infatti, sono avvenuti in pochi minuti, così come lo vedi.
La passeggiata per un cane non è tanto il momento in cui fare i bisogni, ma quello in cui fare esperienza del mondo. È il momento in cui ci si può rilassare e prendere una boccata d’aria, giocare e fare un po’ di esercizio fisico per tenersi in forma. È il momento in cui socializzare incontrando altri cani al guinzaglio e da libero. Questo è il motivo per cui passeggiare con un cane che ti cammina al fianco è innatuarale. Non avviene mai in natura. Il cane ha bisogno di spaziare. Per cui usa un guinzaglio lungo, accorcialo quando ce n’è bisogno e ogni volta che puoi allentalo! Da al tuo cane maggiore libertà di movimento! In questo modo la maggior parte dei cani smette totalmente di tirare. Se per te non dovesse essere così, puoi incontrare l’educatore cinofilo ThinkDog più vicino a casa tua: ti mostrerà lui come fare!
Per approfondire:
Esercitati nella “lettura” dei cani, così da capire se e quando è il caso di lasciarli interagire al guinzaglio
Usa guinzaglio lungo e pettorina
Fa in modo che il tuo cane abbia acquisito sufficienti competenze nella comunicazione